Alcuni giorni fa il due-volte-collega Mauro Mariottini (medico igienista e pensionato) in un commento ad un post sui problemi ambientali e di salute di Falconara Marittima e zone limitrofe ricordava la approvazione prevista il giorno successivo di una Legge sull' "Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione". In effetti la Legge è stata poi approvata e sono usciti i primi commenti di fonte ministeriale. Per -come si dice - dare a Cesare quel che è di Cesare la proposta di legge è del Movimento 5 Stelle. Per onestà intellettuale questo elemento va segnalato, come va ricordato (anche al governo di questa Regione) che una volta la epidemiologia e la prevenzione erano il terreno privilegiato di proposta ed intervento della sinistra e dei sindacati.
C’è su Epidemiologia e Prevenzione online un commento alla legge seguito da una serie di interventi utili ad inquadrare il problema. Dal momento che in qualche modo il rispetto della nuova Legge finirà tra gli obiettivi ministeriali assegnati alla Regione è probabile che ci sia un momento di maggiore attenzione a livello regionale su questi temi. Questa attenzione va stimolata e gli impegni che verranno presi andranno verificati e monitorati. Impegni che dovranno riguardare non solo la epidemiologia, ma anche la prevenzione (senza la quale non si capisce a cosa servirebbe una maggiore sorveglianza epidemiologica).
Per ora non siamo messi bene. Abbiamo già commentato il quattordicesimo posto delle Marche nella classifica delle Regioni nell’area della prevenzione (dati 2016) e la disattenzione “strutturale” nei confronti della prevenzione primaria e della epidemiologia.
Da un comunicato stampa della regione dell’11 marzo (il penultimo della sezione salute) estrapoliamo questo incipit: Nuovi primari, più personale e adozione di innovazioni tecnologiche per combattere le liste d’attesa. Prosegue la riorganizzazione del sistema sanitario marchigiano al fine di migliorare i servizi al cittadino garantendo risposte qualificate nei tempi previsti.
In realtà il personale sarà di meno (con forti rischi per quello dei servizi territoriali e della prevenzione) come si ricava facilmente dalla programmazione ASUR del personale 2019-2020 imposta dagli atti di indirizzo regionali. Quanto ai tempi previsti non ci sono solo quelli delle liste di attesa. I tempi delle risposte alle emergenze ambientali (vedi quella di Falconara e dintorni) sono lunghissimi, ma non sembrano destare preoccupazione (in chi governa, perché tra i cittadini la preoccupazione è tanta).
Su questi temi non basta sottolineare ritardi ed inadempienze, ma richiedere con forza impegni e investimenti. Le forze sociali diano subito un segnale. E bello forte.