Con la DGR n. 82 del 28/01/2018 sono stati definiti i nuovi tetti di spesa del personale per singolo Ente. Questi, mi pare, i punti essenziali della questione “tetti di spesa” e della DGR:
- almeno per ora (la speranza, delusa nel recente decreto semplificazioni, è che questo vincolo al più presto venga rimosso per le Regioni in equilibrio di bilancio) rimane valido il vincolo del tetto di spesa del personale che corrisponde alla spesa del 2004 meno l’1,4%;
- questo vincolo alla pubblica amministrazione ha il suo razionale nella necessità di ridurre i costi “strutturali” della stessa e il suo irrazionale nel fatto che non consente di ragionare in termini di specificità di settore;
- con la DGR si adatta il vincolo in modo che fermo restando a livello regionale il tetto della spesa del 2004 meno l’1,4% il tetto viene declinato in modo diverso tra i diversi Enti in modo da non spalmarlo (i famosi e famigerati “tagli lineari”), ma da adattarlo alle caratteristiche di ognuno di essi;
- i “nuovi” tetti sono i seguenti (tra parentesi il vecchio tetto effetto del taglio lineare): ASUR 610.279 (627.766), Ospedali Riuniti di Ancona 140.552 (154.700), Ospedali Riuniti Marche Nord 93.313 (95.100), INRCA 56.000 (56.448).
Questo il mio primo commento: la scelta di tetti differenziati per specifico Ente è in termini generali giusta.
I tetti debbono tenere conto delle loro dimensioni e del loro ruolo. Maggiori sono le dimensioni e più articolata l’organizzazione (è il caso dell’ASUR), maggiore è la possibilità attraverso una serie di misure di tenere sotto controllo la spesa del personale (razionalizzazione dell’offerta, ricorso al privato, ecc). Gli enti di natura ospedaliera o prevalentemente ospedaliera (le due Aziende Ospedaliere e l’INRCA) più si specializzano e più si orientano alla complessità e più personale a gestione diretta richiedono. Quindi in linea di principio i nuovi tetti hanno una loro logica.
Dove, come sempre, la DGR ha dei limiti è nella analisi tecnica che ha portato alla scelta di quei tetti e soprattutto nell’assenza di qualunque traccia di strategia per la loro futura gestione. La politica del personale (che è la risorsa chiave del sistema sanitario regionale e il vero vincolo alla sua evoluzione) è assente da questa DGR (cui è stata di fatto data una valenza puramente amministrativa), ma soprattutto assente dal Piano. Avere previsto all’ultimo momento nel Piano un tavolo di lavoro regionale sulle politiche occupazionali serve solo a dire: “nel Piano si parla anche di politica del personale”.
Ma il tema del personale è così importante da richiedere un notevole approfondimento e una risposta alle tante domande aperte. Ne anticipiamo qualcuna:
- con quali criteri la Regione si vuole muovere nella scelta dei servizi da affidare al privato contrattualizzato e quali ritiene prioritariamente di dovere gestire in forma diretta?
- il massiccio investimento sul personale dei servizi territoriali e quindi distrettuali con quali modalità di farà? E quando?
- qual è il fabbisogno stimato delle diverse figure professionali e (nel caso dei dirigenti) specialistiche alla luce delle scelte che il Piano fa o lascia intendere?
- i nuovi tetti come impattano sui Piani assunzioni 2019 dei singoli Enti?
DGR 82/2018 e Piano lasciano queste domande totalmente aperte. Domande che rimarranno aperte anche in caso di rimozione del vincolo del tetto di spesa. Per non parlare del possibile effetto “quota cento”.
Purtroppo è invalsa l’abitudine da parte della Regione di fare o ipotizzare scelte senza che la risorsa personale venga considerata un problema. Faccio alcuni esempi: per il nuovo ospedale INRCA-Osimo è prevista nel progetto una terapia intensiva, è stata ipotizzata una nuova struttura ospedaliera di secondo livello a Marche Nord, è stato previsto il potenziamento del Salesi e sono stati ipotizzati due ospedali di area disagiata. E contemporaneamente è stato ipotizzato: il potenziamento dei consultori, delle case della salute, dei servizi per le fragilità sia domiciliari che residenziali e così via. Tutto questo come lo si rende coerente e quindi possibile?
Della DGR i sindacati sono stati informati e le Direzioni degli Enti hanno condiviso i nuovi tetti. Va bene, ma non basta.