A me la marcia dei giovani non mi è piaciuta affatto! (Colpa del mio co blogger che ha introdotto l'argomento...)
Quante volte ai miei tempi ho visto i famosi scioperi sempre per cause altissime, come la pace, ma stranamente sempre mirati contro l'unico lato che la pace la voleva davvero (perché solo le democrazie sono in grado di volere la pace).
Torniamo agli scioperi dei miei tempi. Riflettiamoci: in fondo gli euromissili della NATO sono stati parte di una strategia che - col colpo finale dello scudo spaziale (quanto può anche solo una idea sgretolare cose che sembrano più reali?) ha liberato milioni di europei (e speriamo prima o poi anche i russi) e il mondo intero da una autocrazia di fatto zarista verniciata di una ideologia.
Non mi piace di quella marcia dei giovani il dito accusatore contro il lato che è certamente causa del problema (ma il problema è un effetto collaterale non voluto della liberazione dell'umanità da catene pesanti), ma ne è anche l'unica vera prospettiva di soluzione (perché solo nelle società aperte si può volere bene all'ambiente e promuovere una ricerca scientifica libera).
Non mi piace di quella marcia l'accusa di non fare niente quando l'investimento in ricerca e innovazione, unica soluzione del problema molto più dei cartelli da manifestazione, nella riduzione dell'impatto ambientale nasce nel nostro mondo, che non è il mostro che in tanti ci vorrebbero far pensare che sia.
Non mi piace di quella marcia la scelta di un giorno di scuola: nemico del futuro di quei giovani che marciavano è mancare da scuola, più che la ipotizzata prossima distruzione del mondo!
Parliamo sempre di difesa dell'ambiente, perché sul riscaldamento globale ci sarebbe da avere una ragionevole cautela: ascoltare persone competenti - come il prof. Alberto Prestininzi - non è di moda... ma io sono un po' antico e quindi all'antica.
Adesso sono certo di essere più simpatico a molti!!!