Grazie all'amico Fabio Ragaini del Gruppo Solidarietà siamo venuti a conoscenza del recentissimo rapporto ISTAT su "La salute mentale nelle varie fasi della vita" relativo agli anni 2015-2017.
Ancora una volta i dati sui servizi di salute mentale delle Marche segnalano una forte criticità, anzi più d'una. Nell'istogramma che segue si vede bene come la spesa sanitaria procapite per la salute mentale e la sua incidenza percentuale sulla spesa sanitaria totale presentino valori tra i più bassi d'Italia. Nel commento al grafico si riporta anche il dato anomalo della Regione Marche sulla percentuale di spesa associata ai trattamenti residenziali: nelle Marche si spende il 59,1% della spesa dedicata alla salute mentale contro una media nazionale del 39%.
Definire quale sia il significato da attribuire a questi dati richiede un approfondimento che riteniamo sia compito della Regione approfondire con il coinvolgimento di dirigenti, operatori e associazioni di tutela. Magari anche attraverso lo strumento dell'Agenzia Regionale Sanitaria.
Certo il Piano potrebbe essere l'occasione giusta per fare questo approfondimento. Ma ancora obiettivi e tempi del Piano sono sconosciuti. E i problemi della salute mentale non possono permettersi tempi troppo lunghi. Dove si trovano le risorse che mancano? Ma ancor prima: abbiamo altri dati che ci possono aiutare a capire "come stanno veramente le cose"?