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Il prossimo lunedì, e cioè tra meno di una settimana, ci sarà a Macerata una importante iniziativa per i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale, di cui abbiamo già parlato. Fra l’altro il promotore della iniziativa, Gianluca Busilacchi, questi giorni è finito sui giornali nazionali perché per le regionali del prossimo 24 marzo un candidato lucano del Movimento 5 Stelle ha copiato il programma elettorale da un suo articolo del 2008. Ma se lo sanno tutti che saper copiare è un’arte!

In preparazione dell'evento di lunedì consiglieremo la lettura di un paio di libri di grande utilità perché ci ricordano che la politica sanitaria è una cosa molto seria (fin qui ci siamo) ed e anche possibile farla "bene"(qui i dubbi che ci vengono ogni giorno sono tanti). Il libro che consigliamo oggi di leggere è La salute sostenibile di Marco Geddes da Filicaia, medico epidemiologo (Il Pensiero Scientifico, 2018, 160 pagine, euro 18). Il sottotitolo del libro è “Perché possiamo permetterci un Servizio sanitario equo ed efficace”. 

Il libro è diviso in due parti. La prima, che lo stesso autore nella presentazione definisce destruens, è dedicata a smontare le argomentazioni di chi sostiene che il nostro Servizio Sanitario Nazionale non si può più permettere di essere tale, e cioè equo ed universalistico, ma avrebbe bisogno  del cosiddetto secondo pilastro e cioè di forme integrative di assistenza date dai fondi assistenziali e dalle assicurazioni. In questa parte si demoliscono letteralmente le affermazioni di chi sostiene che il SSN costa troppo e non ce lo possiamo più permettere e si analizza uno dei problemi reali alla base della crisi del SSN e cioè il suo sottofinanziamento.

La seconda parte invece è quella costruens e formula proposte sulla base di dati a favore della sostenibilità del sistema. Le proposte riguardano sia la razionalizzazione della spesa (ad esempio attraverso la riduzione della spesa legata agli sprechi, vedi l’inappropriato uso dei farmaci) che la riduzione dei bisogni attraverso  una politica “vera” di prevenzione.

Ovviamente sono in totale sintonia con il dottor Geddes da Filicaia. In un suo passaggio sulla falsa prevenzione legata ai miti della tecnologia ho ritrovato, con mio grande conforto, le stesse idee  e le stesse parole di un nostro post. A proposito della falsa prevenzione si parla della visione mercantilistica e consumistica della sanità e si fa l’esempio di una modernissima TAC. Un esempio che pure ricorda un altro  nostro post  dedicato appunto alle super TAC. Manco a farlo apposta di queste TAC ne  è stata inaugurata un’altra  lo scarso sabato a Fano, con tanto di taglio di nastro e di dichiarazioni entusiastiche.

Nei suoi ringraziamenti iniziali l’autore parlando dei motivi per cui non vengono assunti provvedimenti di buon senso e provatamente utili in sanità  afferma che le cause di tale fenomeno potrebbero consistere: “nell’arretramento del dibattito politico, nel suo immiserimento, abbandonata ormai una riflessione sistematica di ampio respiro, sia temporale che strutturale, tenendo d’occhio soltanto la prossima legge di bilancio, il successivo confronto elettorale o il quotidiano scontro nei talk show”. E, aggiungo io, “il prossimo comunicato stampa per un ulteriore taglio di nastro”.

Una politica sanitaria diversa è possibile e questa settimana ne parleremo in modo da arrivare preparati a Macerata.

PS Per chi ha letto o leggerà questo libro suggerisco di leggere dopo il commento di Massimo Campedelli, davvero interessante e in qualche modo integrativo.

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