E’ stata data ieri la notizia che è stato rideterminato il tetto di spesa del personale della sanità. Questo è il passaggio riportato ieri da Quotidiano Sanità: “A decorrere dal 2019, la spesa per il personale degli Enti del Ssn di ciascuna Regione non può superare il valore della spesa sostenuta nel 2018. Inoltre la spesa potrà essere incrementata per un importo pari al 5% dell’incremento del Fondo sanitario rispetto all’esercizio precedente. Questo importo include le risorse per il trattamento accessorio del personale. Dal 2021 l’incremento di spesa del 5% sarà subordinato all’adozione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno del Ssn. Previsto anche, previo accordo con il Mef e Salute l’incremento di spesa per i servizi esternalizzati”.
Debbo essere sincero: queste frasi non mi sono chiarissime. Ma tutti sono così contenti (Ministra, Regioni, sindacati) che certo gli spazi per le assunzioni (e ancor prima per le piante organiche) dovrebbero essere più ampi.
Adesso il problema è: per quali investimenti in termini di personale questi spazi verranno messi a disposizione? Verrebbe da dire “Ci vorrebbe un piano!”. Quello approvato dalla Giunta non è utile allo scopo perché non fornisce indicazioni di priorità sia sul versante del potenziamento che su quello della razionalizzazione.
Il passaggio in IV commissione potrebbe esser utile, ma come questo passaggio verrà gestito non è ancora noto (non a me perlomeno).
Quindi, almeno per ora, limitiamoci ad accontentarci della buona notizia!