Sono stati di recente resi disponibili i dati 2015 sulla spesa sanitaria delle famiglie (elaborazione della Bocconi, disponibile nel sito di Quotidiano sanità) e sulla attività libero-professionale intramuraria (relazione del Ministero della Salute al parlamento).
Per quanto riguarda la spesa sanitaria privata delle famiglie quella della Regione Marche è tra le più basse d’Italia ed assieme a quella dell’Umbria la più bassa tra quelle con un punteggio nel monitoraggio dei LEA adeguato (Valutazione LEA 2015!). I dati vanno sempre interpretati, ma certamente questo dato della regione Marche è confortante. Il sistema sembra, almeno da questo punto di vista, tenere. L’offerta di servizi è diffusa e per certi versi “amichevole” e consente alle famiglie di non dover ricorrere alla propria tasca per ricevere una risposta ai propri bisogni. Una consistente parte di questi costi privati riguarda l’assistenza odontoiatrica. Qui manca un piano regionale organico con una offerta pubblica e privata “convenzionata” certamente inadeguata dal punto di vista quali-quantitativo nonostante alcune positive esperienze locali da cui si potrebbe ripartire.
Per quanto riguarda l’attività libero-professionale la Regione Marche sul piano regolamentare risulta sostanzialmente adempiente in base agli indicatori di verifica utilizzati dal Ministero.