Nel periodo della mia prima e più lunga collaborazione con l'allora Dipartimento dei Servizi alla Persona e alla Comunità nell'ambito del Servizio Assistenza Ospedaliera la maggior parte dell'impegno era nell'analisi dei dati di attività ospedaliera e nello sviluppo di report che la descrivessero.!
Con il mio attuale socio di blog, allora anche mio capo (che sostiene che oggi i ruoli si sono invertiti), nella disperazione del bravissimo gestore dei dati (ancora bravissimo e ancora lì), incrociavamo in access i dati nei modi più disparati per produrre un insieme di report, aggiornati periodicamente, inseriti - in autogestione - in uno degli allora innumerevoli domini che la regione aveva attivato (www.marcheinsalute.it, solo recentemente scomparso: ne resta una immagine in uno strano link, ma i collegamenti ai documenti non ci sono più...)!
In quella serie di report, taluni anche dotati di sistemi di autoanalisi (in base al valore dell'indicatore - con una banale istruzione IIF - si inserivano dei commenti utili alla interpretazione del dato), oltre agli indicatori classici di analisi della funzione ospedaliera (rigidamente preceduti da una serie di tabelle di analisi della qualità delle SDO per una preliminare valutazione di attendibilità del dato) inventammo due particolari analisi: l'ospedale virtuale extraregionale e l'indice di ciclo breve!
L'ospedale virtuale regionale è una semplice simulazione che quantifica i letti utilizzati per ogni singola disciplina dai marchigiani che si ricoveravano fuori Regione. Si viene così ad avere una immagine sintetica e chiara delle discipline con maggiore fuga extraregionale (naturalmente si poteva differenziar il peso di ciascuna tipologia di ospedale: Azienda ospedaliera, presidio di ASL, struttura privata). Sarebbe molto interessante vedere come è cambiato da allora questo ospedale virtuale! Un tempo era prevalentemente un ospedale con posti letto chirurgici (specie ortopedici), cardiologici e di riabilitazione. Oggi è verosimilmente lo stesso, con più posti letto però.
L'indice di ciclo breve calcola tramite una formula simpatica la proporzione di casi trattati nel corso della settimana fino al venerdì o sabato. Si tratta di un indicatore di buona organizzazione da applicare soprattutto alle degenze chirurgiche: si programmano il ricovero e il giorno dell'intervento in modo da ridurre al massimo i ricoveri di sabato e domenica (interventi maggiori a inizio settimana e minori nella seconda parte), nella prospettiva di organizzare aree di degenza a ciclo breve (dal lunedì al venerdì / sabato) che ottimizzano l'utilizzo del personale.
Nell'ambito di uno di questi report si registrò il fenomeno dei ricoveri ripetuti in una struttura privata della Regione Abruzzo. Avevamo notato infatti strane peregrinazioni dei pazienti che si rimbalzavano tra i reparti per acuti e quelli di post-acuzie con un effetto di moltiplicazione dei ricoveri per singolo caso trattato. Parliamo di oltre dieci ricoveri per episodio di cura in diversi casi. L'anomalia era talmente grossa che non poteva finire bene. E non finì bene.
Tutto questo per dire che se scuoti l'albero delle SDO casca tanta roba.
E noi ci divertivamo come i bambini con gli alberi di giuggiole.