Pochi giorni fa nel sito della Regione è uscito un comunicato stampa in occasione della presentazione del percorso del piano socio sanitario ai sindaci dell’Area Vasta 4 di Fermo. Titolo del comunicato “Il nuovo piano socio sanitario è una opportunità strategica per i territori. Obiettivo: riequilibrio delle risorse con una solida programmazione basata su dati consolidati e trasparenti”.
Questo comunicato è davvero inquietante a partire dal titolo e in particolare dall’uso della espressione “solida programmazione basata su dati consolidati e trasparenti”. La programmazione sanitaria della Regione Marche non usa i dati (se li usasse probabilmente questo blog non esisterebbe) e fa un uso molto disinvolto del principio del riequilibrio delle risorse. Uso che fa venire in mente l’espressione del titolo “ce l’ho ce l’ho, me manca”, quella dei ragazzini che si scambiano le figurine. Ricordate no?
Estraiamo le figurine dal comunicato stampa.
Una convenzione con Torrette ha aperto alla possibilità di fare attività programmate di neurochirugia nell’ospedale di Fermo, con uno scambio di professionalità molto proficuo.
Anche per quanto riguarda l’emodinamica, grazie ad un progetto di rete clinica che si sta avviando, sarà possibile avere le prestazioni in uno spazio attrezzato con una equipe di operatori formati ad hoc che si sposta tra Macerata, Fermo e Ascoli.
Per la radioterapia, nel nuovo ospedale, avremo la possibilità di creare il bunker per ospitare il servizio.
Infine l’area vasta 4, per quanto riguarda l’oncologia, sta per avviare anche una collaborazione con l’ambulatorio di genetica oncologica di Torrette.
Nel comunicato stampa c’è clamorosamente chiara la visione di una sanità in cui l’ospedale non solo è al centro, ma occupa tutto il bersaglio. E dell’ospedale quello che conta è la cosiddetta eccellenza scambiata con alte specialità tutte presentate al futuro (avremo, sta per, sarà possibile, …). Il che andrebbe benissimo se ad ogni promessa corrispondesse una analisi a supporto che ne documentasse la fattibilità. E andrebbe benissimo che tutte quelle promesse (tali sono, promesse e non progetti) premiassero la realtà di Fermo, in cui già operano tanti professionisti di valore.
E infine la frase finale:
Abbiamo iniziato una politica di riassegnazione di posti letto e di risorse ma è importante che questo diventi un tema dentro il piano, coltivando insieme un percorso di riequilibrio generale che noi vogliamo fortemente che si compia. Vogliamo rendere sempre più trasparenti i dati per avere una rendicontazione puntuale di quello che si fa. Più sono chiari i numeri più sarà solida la nostra base di programmazione.
Riassegnare i posti letto equivale a toglierli a qualcuno. A chi? Quello che si dà (in teoria) in più lo si dice in un comunicato stampa, quello che si toglie … lo dirà il Piano. Quanto ai numeri chiari vedi sopra.
Auguro ai marchigiani una politica che sostituirà al vecchio “case, scuole ed ospedali” il “nuovo case, scuole e salute”.