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Una brutta giornata per il mondo della sanità marchigiana.  Mario Piani è deceduto ieri nel suo ospedale, a Torrette.  Mario, medico, è stato per un lunghissimo periodo direttore della struttura complessa di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e del Dipartimento Interaziendale Regionale di Medicina Trasfusionale (DIRMT). Ed è proprio per questa sua attività che lo ricordiamo qui, uno spazio dedicato a chi fa e utilizza la sanità marchigiana.

Dal 1 luglio 2016 era in pensione.

Mario Piani è sicuramente tra coloro che più hanno fatto la storia della propria disciplina nel sistema sanitario regionale delle Marche. Con Mario la Medicina Trasfusionale è diventata una realtà sanitaria importante con un forte impatto sociale.

La svolta è stata la previsione con la Legge Regionale 13 del 2003 che istituiva il DIRMT. Ma questa indicazione di legge fu frutto della visione che aveva Mario della medicina trasfusionale come area speciale del sistema sanitario. Questo suo essere speciale derivava da una parte dal collegamento da una parte con i donatori e le loro Associazioni e Federazioni e dall’altra con il mondo dell’industria nella duplice componente delle aziende fornitrici e dell’azienda di plasmaderivazione. E così il DIRMT è diventato una sorta di Azienda parallela (almeno per alcuni aspetti) con propri obiettivi e budget.

Il momento annuale di sintesi di questa esperienza era il bilancio sociale del DIRMT di solito presentato presso la caserma Villarey di Ancona, scelta come sede naturale visto che il bilancio era frutto dello strettissimo rapporto di collaborazione con il Dipartimento di Management della Facoltà di Economia “G. Fuà” della Università Politecnica delle Marche. In quelle occasioni c’era tutto Mario: senso della misura, grande sensibilità nelle relazioni istituzionali, orientamento alla innovazione tecnologica, visione ampia e sempre orientata al cambiamento (nel suo cassetto c’era da tempo la officina trasfusionale), spazio ai collaboratori. E presentazioni magnifiche con slide dagli effetti speciali. Leggere l’ultima edizione di questo bilancio presentata con i dati del 2014  - dal titolo I bisogni, i valori e i numeri del Sistema Trasfusionale della Regione Marche – rende molto bene l’idea di quello che Mario aveva costruito certo con l’aiuto di tanti, ma con il suo  fondamentale ed indispensabile impulso.

Questa sua capacità organizzativa l'aveva proiettata anche a livello nazionale dove per molti anni aveva organizzato le riunioni dei Centri Regionali di Coordinamento e Compensazione Sangue oggi Strutture Regionali di Coordinamento. 

Molto altro si potrebbe dire, ma questo è quello che mi è venuto in mente subito da Collega che lo conosceva e lo stimava. Ogni persona che se ne va lascia nel proprio universo personale un vuoto enorme. Nel caso di Mario grande è stato il valore aggiunto dato alla sua disciplina ed alle realtà sociali collegate, a partire da quella del mondo della donazione. Un patrimonio che rimarrà, che deve rimanere.

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