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C’è una evidente e consistente distanza tra l’azione (e quindi la comunicazione) della Regione in sanità e le priorità che sul tema percepiscono i suoi principali interlocutori sociali, come sindacati e Associazioni di tutela. Da parte di questi (che la Regione ama chiamare stakeholder) la priorità è oggi data al Piano (che è in fondo il contenitore di tutte le principali criticità), mentre da parte della Regione la concentrazione è tutta sui suoi (presunti) successi.  

La lettura di due degli ultimi editoriali di Giovanni De Mauro su Internazionale (nn. 1261 e 1262) mi ha illuminato al riguardo. Entrambi erano dedicati al modo con cui la propaganda politica si difende da critici e oppositori. Il primo editoriale è dedicato ai diversivi ed il secondo alle inondazioni, appunto i due termini ripresi dal titolo.

Ho provato a vedere se le riflessioni di De Mauro potessero applicarsi anche alle cose di casa nostra (la sanità marchigiana appunto) e devo dire che a parer mio si applicano benissimo.

Cominciamo dai diversivi. Allo scopo si usano le proposte di Legge. Prima quella sulle sperimentazioni gestionali e adesso quella della DGR 835/2018 sui nuovi criteri di scelta dei direttori di Area Vasta che ha dentro anche un’altra perla: la previsione del rimborso delle spese di viaggio per il personale non dirigenziale che dalle Aziende va a lavorare  all’ARS. Devo dire che questo punto della DGR mi era sfuggito, ma un post di Franco Pesaresi su Facebook (i social ogni tanto svolgono appunto la loro funzione sociale in modo apprezzabile) me lo ha richiamato. Caratteristica di queste proposte di modifica di precedenti leggi è che hanno un incredibile effetto distraente. Perché non puoi non prendere posizione e sollecitare un confronto, ma a quel punto i problemi veri si allontanano sempre più. 

E poi le inondazioni. Quella preferita dalla Regione Marche in sanità (ma immagino non solo in sanità) è quella dei comunicati stampa. Un mio caro amico me li seleziona e me li manda. Al 16 di luglio eravamo al 400esimo comunicato! Dal sito della Regione Marche (sezione Salute di Regione Utile) ho recuperato i 36 comunicati stampa sulla sanità degli ultimi 4 mesi, da marzo a giugno compresi (potrei averne saltato qualcuno e di questo mi scuso in anticipo).  Argomenti più presenti (non in ordine): innovazioni tecnologiche, adeguamenti edilizi, assunzioni e stabilizzazione del personale. Aziende e strutture più richiamate: le due Aziende Ospedaliere e i piccoli ospedali che si trasformano o rimangono. Molto diversi gli argomenti risparmiati o solo sfiorati dalle inondazioni (anche qui qualche esempio): distretti, salute mentale,  cronicità, innovazioni nel ruolo delle nuove professioni, assistenza domiciliare e spesa farmaceutica. E anche il Piano ed i suoi aggiornamenti dai Comunicati stampa scompaiono in pratica. Sulle criticità e sugli strumenti per affrontarle la Regione non comunica. 

Se l’Agenda della Regione Marche in sanità è quella dei comunicati stampa conviene continuare  a preoccuparsi.

PS Diversivi ed inondazioni a parte, c'è un altro strumento della propaganda  regionale sulla sanità: il tormentone, o meglio i tormentoni. Quegli argomenti che ripetuti all'infinito finiscono per  concentrare l'attenzione e che, anche quando non veri, lo diventano in forza dei continui richiami. Tra quelli cui  la Regione Marche al momento ricorre di più c'è che  la mobilità sanitaria va meglio perchè i cittadini vedono il sistema ripartire. Per la verità non è proprio così, ma daje e ridaje ...

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