Con la recentissima DGR 1622 del 27 novembre 2018 la Regione Marche ha deciso di aumentare i posti letto di hospice portandoli a 100. Curiosa e significativa una delle motivazioni riportate nell’atto istruttorio: Va infine considerato che un rilievo di natura tecnica del tavolo ministeriale degli adempimenti LEA ha evidenziato una specifica carenza di posti letto di Hospice nella Regione Marche rispetto agli standard previsti.
In questo passaggio c’è tutta la filosofia di programmazione della Regione Marche: le cose si fanno se “ce lo chiede il Ministero”. Sempre nell’atto istruttorio si dice che la Regione Marche già aveva deciso di aumentare con la DGR 1105/2017 i posti letto di hospice portandoli da 61 a 123 come autorizzabili e a 111 come contrattualizzabili (misteriosa la differenza tra i due termini: sembrerebbe voler dire che ne servono 123, ma ce ne possiamo permettere per ora 111). Solo che non si era prevista la loro attivazione perché non era ancora ufficializzato il nuovo Manuale di Autorizzazione, come se gli hospice fossero strutture così “nuove” da ipotizzare uno stravolgimento dei criteri di autorizzazione desumibili dagli atti nazionali peraltro recepiti a livello regionale. Peraltro, che i posti letto fossero pochi lo avevamo segnalato già in un post di inizio settembre sulla rete delle cure palliative della Regione Marche (La rete delle cure palliative della Regione Marche: un’altra priorità (e criticità) da Piano).
E adesso un po’ di domande:
- quando e dove verranno attivati questi posti letto?
- le risorse verranno recuperate da progetti di riconversione o saranno aggiuntive rispetto alla attuale offerta?
- quali sono le altre osservazioni ministeriali rilevanti sugli adempimenti?
- perché non si condividono queste osservazioni così influenti (evidentemente) sulla programmazione?