La seduta del 5 giungo ha approvato una Mozione consiliare che impegna la Giunta regionale a reperire le risorse per l'estensione delle screening mammografico anche alla fascia di età 45 - 49 anni.
Ma questa scelta presenta diversi punti critici:
1. perchè non partire dalla messa a regime - con criticità in termini di estensione, ovvero persone invitate, e adesione, ovvero persone che vengono a farli - degli screening esistenti, prima di ipotizzare ulteriori estensioni?
2. lo screening mammografico è oggetto da qualche anno di una attenzione particolare dal punto di vista della ricerca per la valutazione dell'effettivo impatto sulla salute. Uno dei riferimenti nella medicina preventiva è la Task force di medicina preventiva americana che indica lo screening ma solo dopo i 50 anni e sconsiglia di anticipare l'avvio dell'attività di screening, analoga è la posizione della IARC.
Un recente articolo pubblicato su una tra le più importanti riviste mediche, JAMA, segnala la necessità di porre attenzione ad una valutazione individuale specifica prima di estendere lo screening e chiarisce bene le ragioni nella seguente tabella:
Nella fascia di età 40 - 50 anni per 3 possibili decessi prevenibili grazie allo screening avremmo:
- 6.130 casi di falsi positivi (donne che difficilmente supererebbero il dubbio di quella mammografia positiva),
- 700 biopsie mammarie non necessarie,
- 28 pazienti con una diagnosi di neoplasia che però non sarebbe mai stata evidenziata nel corso della vita.
Questi numeri chiariscono bene perché si deve porre la massima cautela nel sottoporre la popolazione generale ad esami per la ricerca di patologie: si fa rischia di fare più male che bene.
Diffidate di ogni indagine sanitaria che non sia saldamente motivata:
per la vostra salute è meglio fare solo il necessario (scientificamente parlando)!
PS: nell'interessante libro La conoscenza e i suoi nemici, Tom Nichols cita uno studio che ha evidenziato come l'attitutine a non considerare prove scientifiche, se in contrasto con la propria visione del mondo, è comune sia ai conservatori che ai liberal...