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La Regione Marche è in grave ritardo nel percorso del nuovo Piano. Per due motivi tra loro intrecciati: motivazione della politica regionale (quella che governa) e atteggiamento del supporto tecnico  alla politica regionale. Il caso del Piano Regionale Cronicità è esemplare.

Non vi è alcun dubbio che il tema dei temi sia oggi la cronicità. I riferimenti metodologici che ricorrono sono quelli del Chronic Care Model, del Population Health Management e del documento dell’OMS Global Action Plan 2013-2020 sulle malattie non trasmissibili. Per questi riferimenti per comodità rimandiamo ad un link – guarda un po’- dell’ ARS della Regione Toscana.

In Italia il Piano Nazionale Cronicità del Ministero della Salute è stato  approvato da una Conferenza Stato-Regioni  che ha anche una sua Cabina di regia. La Regione Marche si è limitata al compitino: ha recepito l’Accordo. Come dire: l’abbiamo letto e faremo ( DGR 1355/17).

Le altre Regioni (almeno alcune) si stanno muovendo e stanno facendo. Eccome!

Tutte le esperienze regionali più significative  sono state presentate in due convegni. Il primo ha sintetizzato quanto emerso in un progetto CCM (Centro per il Controllo delle Malattie del Ministro della Salute). I materiali sono scaricabili dal  sito dell'ARS Toscana. Lo ripetiamo: il sito dell’ARS della regione Toscana è veramente una cornucopia, un corno dell'abbondanza,  piena di materiali utili sulla presa in carico dei pazienti cronici in Italia e non solo.  Un secondo ancor più recente Convegno della CARD Toscana fornisce un ulteriore aggiornamento su alcune esperienze regionali.

Le Regioni con una progettualità più avanzata sono la Toscana, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Piemonte e la Sardegna. Le loro progettualità si possono ritrovare quasi tutte nei link che abbiamo messo.

E le Marche?
Le Marche non sembrano in grado di replicare sul campo le esperienze delle altre Regioni adattandole alla nostra realtà. A solo titolo di esempio:
la Regione Marche ha mai cercato negli ultimi anni un rapporto organico con i responsabili di distretto che sono quelli che i percorsi di presa in carico della cronicità li dovrebbero gestire? Ovvero quante volte si è riunito il Tavolo Permanente dei Direttori di Distretto istituito nell'ARS nel corso della direzione del Prof. Di Stanislao?
C’è un solo dirigente di distretto con responsabilità progettuali in Regione?
C’è nel sito dell’ARS qualche riferimento alle progettualità che dovrebbero alimentare il Piano Regionale Cronicità?
Ci sono posizioni e iniziative regionali sull’infermiere di comunità?

Purtroppo sono domande in cui la risposta scontata dovrebbe essere sì. Ma non è la risposta giusta. Nelle Marche.

E se non riesci a fare un Piano Cronicità  puoi riuscire a fare un Piano Sociosanitario vero?

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