E’ uscito due giorni fa un comunicato stampa della Regione Marche dal titolo “Nuovo Salesi, c’è il vincitore della gara di appalto”. La notizia è ottima. Ecco uno stralcio del comunicato stampa:
“Un altro passo avanti nella realizzazione del Salesi. La Commissione giudicatrice ha stilato la graduatoria delle imprese in concorso. Grazie a questo importante passaggio, l’opera per 112 posti letto e un importo complessivo di 56 milioni, attesa da molti anni e che darà all’Ospedale Pediatrico delle Marche una nuova casa, si avvicina sempre di più alla concretizzazione …Grazie a questo intervento gli Ospedali di Torrette potranno dirsi finalmente davvero “Riuniti”. L’ultima parte dell’Azienda, quella dell’Ospedale Pediatrico, prima localizzato nel centro di Ancona, va ad integrarsi perfettamente con il resto della struttura sanitaria regionale, ottenendo il risultato complessivo di una grande Azienda sanitaria che racchiude in sé tutti i servizi più importanti, riaffermando il ruolo che Torrette ha per tutta la regione come elemento di punta del sistema sanitario per acuti.”
Del resto questo progetto di un nuovo e ancor più qualificato Salesi è stato di recente confermato nella recente DGR 1554/2018 sull’adeguamento della rete ospedaliera marchigiana al DM 70/2015:
Il principale obiettivo strategico del Salesi è quello di un rilancio del suo ruolo, che si configura con l'acquisizione della funzione di "hub degli hub", sia valorizzando la posizione strategica del POAS (Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione) come ospedale di riferimento regionale, sia attraverso un diverso posizionamento in ambito nazionale e sovranazionale, estendendosi, da un lato, a tutta la dorsale adriatica, soprattutto verso le regioni meridionali (dove i dati sulla mobilità attiva già esprimono credibilità ed affidabilità nell'erogazione dei servizi), dall'altro verso la macroregione adriatico-ionica, inclusa l'area balcanica.
E adesso i ma. Il primo riguarda le risorse umane che servono per interpretare il nuovo Salesi.
Riprendo a questo riguardo il commento già fatto nel blog alla DGR 1554/2018. Se è chiarito il problema della futura collocazione della struttura (il Salesi si trasferirà a Torrette con l’area ginecologico-ostetrica collocata dentro l’attuale Ospedale mentre l’area pediatrica si trasferirà in una struttura dedicata a parte nella stessa area), occorre ora chiarire come avverrà il potenziamento della sua organizzazione in termini di personale soprattutto per quanto riguarda quelle professionalità che ne dovrebbero caratterizzare l’alta specialità pediatrica. La DGR 1554/2018 questo problema lo esplicita:
Sul fronte professionale è ormai assodato che la presenza di patologie specifiche dell'età pediatrica richieda uno specifico know-how da parte dei professionisti interessati, soprattutto in base al ruolo di hub regionale e, spesso, interregionale che il POAS riveste in alcuni percorsi diagnostico-terapeutici, al momento non rappresentati presso alcune Regioni come l'Abruzzo, l'Umbria e la Puglia (es. trauma cranico pediatrico, neoplasie cerebrali infantili). Analoghe specificità riguardano le innovazioni tecnologiche nel campo della chirurgia ortopedica pediatrica e le procedure di impianto con ancoraggio osseo di protesi acustiche nel bambino.
Ma, come si diceva in una celebre reclame di Carosello, per dotarsi di queste competenze “Non basta la parola” (ricordate Tino Scotti ed il confetto Falqui?). La DGR non offre riferimenti al riguardo. Come avverrà questo salto di qualità del Salesi che va pianificato adesso mentre iniziano i lavori di tipo strutturale? Ci si allea con altre Regioni? E se la riposta a questa domanda è affermativa sono stati già stabiliti dei contatti? Si punta ad un supporto nella fase di (ulteriore) crescita ad altre realtà consolidate come gli Istituti Specializzati di area materno-infantile? Si investirà, ed eventualmente come, su risorse interne avviate in questi anni ad un percorso di crescita professionale in altre realtà nazionali ed internazionali? Sarebbe poi opportuno identificare chi governerà clinicamente questo percorso (peraltro davvero affascinante).
Sono tutte domande queste certamente all’attenzione di chi sta governando il processo di evoluzione del Salesi, ma sarebbe rassicurante poterle conoscere, condividere e sostenere.
E poi c’è un secondo ma: la compatibilità economica.
Con la DGR 1623/2018 si è decisa la trasformazione in Ospedale di II livello del nuovo ospedale di Marche Nord. Con la DGR 523/2018 si è deciso il mantenimento di fatto dell’ospedale di Fano. Contemporaneamente logica imporrebbe che venissero potenziati i servizi territoriali (distretti e prevenzione) che sono in forte sofferenza. Non c’è niente da fare: serve una pianificazione di dettaglio che renda coerenti tra loro tutte queste scelte. E allora la notizia del nuovo Salesi che va avanti sarà ancora più bella.