Sono usciti ieri i primi dati sul report 2018 di Italia Oggi (partner l’Università La Sapienza di Roma) sulla qualità della vita nelle province italiane. Il dato sul terzo posto sul sistema salute della Provincia di Ancona ha già trovato spazio nella stampa locale e per evitare commenti forse troppo entusiastici meglio guardare dentro questo dato.
Il già citato articolo ci fornisce già i primi riferimenti a proposito di questa specifica classifica:
Siamo (sta parlando di Ancona) e confermiamo il terzo posto nazionale. Meglio di noi solo Isernia e Pisa. Podio conquistato grazie a tutti gli indicatori in top10 nazionale: numero di posti letto nei reparti specialistici, numero apparecchiature diagnostiche, medici, infermieri, personale tecnico e generale ogni 100 posti letto, posti letto, apparecchiature diagnostiche.“
Tradotto: la bella posizione in classifica di Ancona dipende solo dal fatto che ha più risorse in termini di posti letto, personale ed attrezzature visto il suo ruolo di polo centrale della realtà ospedaliera delle Marche. Per definizione, dati questi criteri, sarà sempre la sanità migliore delle Marche e tra le migliori d’Italia. Tanto è vero che nel 2017 (per cui sono disponibili online i dati analitici) mentre Ancona era terza, Macerata era al 34esimo posto, Ascoli Piceno al 43 esimo, Pesaro Urbino al 75 esimo e Fermo al 103esimo. E poi quel primo posto di Isernia in Italia sia nel 2017 che nel 2018 qualche segnale pure ce lo fornisce.
Attenti dunque a dare la giusta interpretazione al report di Italia Oggi, che rischia addirittura di rinfocolare la polemica mai del tutto sopita “Basta dare sempre tutto ad Ancona”. Polemica non giustificata proprio per la scelta programmatoria di avere ad Ancona il polo centrale della assistenza ospedaliera regionale (scelta che conferma la vocazione storica della città allo sviluppo degli ospedali).