La raccomandazione nasce dalla rilevanza e criticità del tema e dalla qualità dei contributi che sono proposti. Cominciamo dal titolo e dai sottotitoli.
"Qual è il futuro della mutualità? E’ possibile ottenere un sistema di sanità integrativa che crei sinergia e non competizione tra pubblico, privato e privato sociale con l’unico obiettivo di garantire il diritto fondamentale alla salute?
Per fare il punto su questo e su molto altro, CesarePozzo e Cittadinanzattiva Marche organizzano e promuovono il convegno:
Il ruolo della Mutualità tra pubblico, privato e privato sociale.
Venerdì 9 Novembre alle ore 9.30 al Teatro delle Muse in Piazza della Repubblica di Ancona".
Perchè il tema è così caldo?
Perchè a 40 anni dalla istituzione del Servizio Sanitario Nazionale si ripropone una integrazione delle prestazioni offerte dal SSN con quelle offerte da nuove forma di mutualità. Che, questo dicono i "contrari" alla nuove forme di mutualità, reintroducono disomogeneità nell'offerta di servizi alla popolazione e non sono una risposta ai bisogni che la crescita della cronicità comporta.
Un articolo di qualche tempo fa comparso su Salute Internazionale aveva come titolo "Tutti pazzi per il secondo pilastro", dove per secondo pilastro ormai ci si riferisce gergalmente a queste nuove forme di mutualità. Già nel titolo è evidente una forte critica al clima favorevole (e all'ancor più forte movimento di interesse economico) che sta crescendo attorno al tema. Il coinvolgimento di Cittadinanzattiva è garanzia di una attenzione critica al tema. Importante è tenere presente che nel titolo dell'intervento introduttivo di Monia Mancini, segretario regionale di Cittadinanzattiva delle Marche, c'è una domanda in cui purtroppo nella locandina è saltato il (fondamentale) punto interrogativo finale "La domanda di partenza: il mutualismo nel welfare è un valido aiuto per i cittadini". Aggiungiamo "?".
Non siamo pazzi per il secondo pilastro, ma ragionevolmente ne vogliamo parlare. E quindi riconfermiamo: è un convegno da non mancare.