Sono arrivate le pagelle 2016 dal Programma Nazionale Esiti, mentre erano già arrivate da tempo quelle del Laboratorio di Management e Sanità (MeS). Tutti dicono di non considerarle pagelle, ma come fai a non farlo! Cominciamo oggi dai bersagli del Sant'Anna.
Questo prestigioso Istituto produce importanti e dettagliati report sulla performance in sanità di diverse Regioni italiane che aderiscono (immagino a pagamento, ma sono nel caso sicuramente soldi ben spesi) ad un network che al momento comprende tredici "aderenti" tra regioni e province. Oltre alle Marche ci sono la regione Toscana (ovviamente), la Lombardia, l'Emilia-Romagna, ecc. Si va dalla Provincia di Bolzano alla Regione Calabria.
Il sistema di valutazione delle performance del Sant'Anna comprende (nella versione cui ci riferiamo) 120 indicatori che coprono 8 aree che vanno dallo stato di salute alla assistenza farmaceutica. Ma qui c'è il primo compito a casa: studiare il rapporto 2017 del Sant'Anna con i dati 2016 (a proposito cosa non avrei dato per fare il professore, ma questa è un'altra storia!). E poi porsi domande su: cosa ci dice sulla nostra Regione, sulla mia Azienda, sulla mia area territoriale e sulla mia disciplina. Ricaduta finale: inserimento delle risultanze del report sul piano della performance 2018 e sugli obiettivi di budget ai vari livelli (dalla Regione alle singole Unità Operative).
Per fare il compito a casa occorre registrarsi al sito del MeS così da poter studiare i dati che vengono elaborati in diversi modi. Con 26 indicatori si elaborano i bersagli (vedi sotto). La loro spiegazione è semplice: più l'obiettivo cui si riferisce l'indicatore è raggiunto, più l'indicatore si collocherà al centro del bersaglio. Il bersaglio delle Marche è chiaro: andiamo bene, ad esempio, sul costo sanitario e sugli screening oncologici, meno bene su salute mentale e cure domiciliari. Sui farmaci disastro. Ma gli indicatori vanno interpretati sia quando vanno bene che quando vanno male: i dati sono validi? c'è qualche variabile che "confonde" l'interpretazione del valore dell'indicatore? il fenomeno in esame è significativo?
Bersagli a parte vengono fatte nel report del Sant'Anna Regione per Regione ulteriori rappresentazioni grafiche. Quelle che seguono fanno vedere cosa migliora e cosa peggiora tra 2016 e 2015 e qual'è l'andamento tra i due anni dei 104 indicatori elaborabili per la Regione Marche. Quasi la metà migliora, ma un terzo peggiora. Particolarmente critica sembrerebbe la situazione dei Pronti soccorso con due indicatori da bollino rosso (la parte esterna del bersaglio) in ulteriore peggioramento nel 2016.
Ma il report del Sant'Anna consente altre analisi e confronti. Innanzitutto consente dei confronti tra Regioni e poi analisi per singola Azienda Ospedaliera/IRCCS (INRCA) e, nel caso dell'ASUR, per ex Zona/ASL. Ognuna di queste realtà ha nel report un suo bersaglio ed una valutazione dell'andamento 2015-2016. Per alcuni indicatori è possibile confrontare la performance di ciascuna Azienda/Zona delle Marche con quella delle singole Aziende delle altre Regioni.
Ma, nel rimandare un ulteriore approfondimento a gennaio, una (probabilmente e auspicabilmente inutile) esortazione: i bersagli vanno portati dentro il sistema regionale ed aziendale con momenti formativi e di confronto che diano a tutti il senso di cosa ci dice (e cosa non ci dice) questo sistema di indicatori. Gli indicatori del Sant'Anna "leggono" bene l'ospedale e alcuni fenomeni come la farmaceutica, ma lasciano quasi (o addirittura del tutto) fuori tante aree di intervento importanti quali le demenze, la salute mentale e le dipendenze patologiche. Tanto per fare alcuni esempi, peraltro non da poco. Su questi temi va fatto un lavoro "locale" a livello di Regione e Azienda per portare luce anche in quelle aree che il sistema degli indicatori del sant'Anna non copre, ma dove pure ci sono sofferenze e sprechi (Sarai belo te: i problemi della valutazione individuale in sanità). Ma soprattutto sofferenze. Si pensi agli esiti cosiddetti nursing sensibili (Ma quanti sono gli infermieri che servono alla regione Marche? Domanda sbagliata!) come le lesioni da decubito, che non corrispondono ai flussi di dati correnti su cui si basa prevalentemente il Sant'Anna, ma che vanno monitorate con appositi indicatori. Insomma, il Sant'Anna ci dice tanto, ma non tutto!
PS: Sul fatto del professore mancato scherzavo (si capiva no?).