Non ricordo quando e dove, ma in un sua relazione Andrea Gardini illustrava una diapositiva che presentava le componenti del sistema sanitario che interagivano su qualità e sicurezza e in questa diapositiva compariva una sottile linea... il confine tra profit e non profit.
Questo confine attraversa l'intero sistema e collega tutti i punti di contatto nel sistema sanitario tra parte pubblica e soggetti esterni: fornitura di servizi, acquisto di farmaci e materiali sanitari, ma anche committenza verso le strutture sanitarie private. Ma in sanità passa in qualche modo attraverso le persone stesse spaccandole in due: infatti la normativa consente alle Aziende sanitarie di ampliare l'offerta sanitaria attraverso lo strumento delicatissimo della libera professione. Questo strumento genera un potenziale immediato conflitto di interesse all'interno del professionista, che lavora per l'Azienda pubblica ma anche per se stesso.
E' evidente quindi che si tratta di un confine, quello tra profit e non profit, che richiede un attendo monitoraggio, proprio come richiesto dalla normativa anticorruzione. Questa normativa prescrive alcune azioni essenziali: la mappatura delle situazioni a rischio e le azioni correttive utili a prevenire condotte anomale, la trasparenza dell'attività amministrativa, la definizione di codici di comportamento il più possibile declinati per le specifiche situazione delle diverse amministrazioni pubbliche, la rotazione negli incarichi maggiormente critici, e, infine ma non in ordine di importanza, la formazione. Tutto questo oltre a prevedere una posizione specifica di responsabile dell'anticorruzione.
Diventa allora importante importate capire come funziona la nostra mente rispetto alle condotte disoneste, per renderci innanzitutto conto noi stessi di quello che molto facilmente potremmo fare di disonesto, non solo facilmente, ma anche senza averne consapevolezza ("Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?"). Per questo è utile leggere gli studi di Dan Arierly (i link si trovano nella voce di glossario - assieme ad un interessante video - di questo blog codici di comportamento).
Un aspetto su cui è utile riflettere è la forte e innata tendenza che abbiamo tutti ad essere riconoscenti: questo significa che accettare anche un piccolo e insignificante dono ci lega e lega il nostro giudizio (Monetary favors and their influence on neural responses and revealed preference / Physicians and the pharmaceutical industry: is a gift ever just a gift?): quindi se si accetta di moderare un evento formativo questo ci lega all'organizzatore (anche senza la necessità che ci sia un compenso monetario), come pure accettare la partecipazione a un congresso o la visita ad una struttura. Ecco perché le aziende spendono soldi in penne e non solo…
Il rischio di condotte disoneste, che sono condotte nella maggior parte dei casi apparentemente innocue tanto da passare inosservate, è estremamente critico per le organizzazioni sanitarie pubbliche poiché quando un interesse privato di confronta con un interesse pubblico è molto probabile che sia il secondo a soccombere e in sanità questo significa meno salute.
Per questo i numeri sono importanti per poter tenere la rotta e per questo è importante che i numeri siano pubblici in tempo reale. Ed è per questo che è importante che i numeri siano quelli giusti per non generare polveroni. Contano dunque i numeri ed i valori che sottendono.