Abbiamo avuto di trattare di recente il tema della nascita di nuove forme di mutualità come risposta ai bisogni di chi non riesce ad accedere ai servizi sanitari per problemi di carattere economico (Tremate tremate le mutue sono tornate …. (prima parte)). Torneremo ancora sul tema, ma oggi nella consueta rubrica Marchigiani brava gente vogliamo ricordare un’altra forma di risposta ai problemi di chi paga in termini di salute negata le proprie condizioni di disagio economico e sociale. Ed è la solidarietà.
Abbiamo già avuto modo di parlare in una intervista a Gabriele Pagliariccio dell’ambulatorio solidale della Caritas a Senigallia. Ricordiamo di cosa si tratta:
L’ambulatorio, nato dalla volontà di alcuni medici e infermieri del territorio, che qui lavorano a titolo completamente gratuito, rappresenta una grande possibilità di salute per tutte le persone che per motivi economici o sociali non riescono a prendersi cura di se stessi e mettono in secondo piano il proprio benessere. Non è quindi solamente un ambulatorio per i poveri ma anche per chi si trova momentaneamente in uno stato di bisogno, per i più svariati motivi. È importante che sia chiaro il messaggio: “Siamo qui per chi ha bisogno di noi,” dice Valter Mariotti, cardiologo tra i fondatori dell’ambulatorio. “Siamo medici generici, infermieri e medici specialistici e vorremmo dare supporto medico a chiunque viva una situazione difficile, anche temporanea: è bene mettere da parte la vergogna, perché la salute non può essere accantonata”. I destinatari quindi sono cittadini italiani residenti e non residenti, cittadini stranieri con o senza permesso di soggiorno, iscritti o non iscritti al Servizio Sanitario nazionale: non ci sono distinzioni di genere e di provenienza.
Come accedere al servizio? In due modi: o attraverso un colloquio al Centro di ascolto o, cosa che accade ancora troppo di rado, attraverso il proprio medico di base, il quale può contattare direttamente l’ambulatorio nella mattinata al numero 0719900899 e inviare il proprio paziente bisognoso ai medici specialistici di Maundodé – non in regime di urgenza ovviamente. Questi, che sono una quarantina circa, potranno svolgere una visita specialistica oppure effettuare un esame diagnostico, come elettrocardiogramma, ecografie, ecc.
Ma anche ad Ancona esistono due ambulatori solidali (di cui uno odontoiatrico) gestiti in collaborazione con la Caritas. Su questa realtà ho trovato su internet un altro riferimento datato, ma ancora utile: si tratta del Bilancio Sociale 2013 della associazione SS. Annunziata Onlus, braccio operativo della Caritas Diocesana di Ancona. Da questo documento riporto lo stralcio relativo ai due ambulatori medici:
L’associazione gestisce all’interno del Centro Giovanni Paolo II un ambulatorio odontoiatrico ed un ambulatorio medico che hanno ricevuto l’autorizzazione al funzionamento da parte dell’ASUR. Questi ambulatori, a cui si accede all’ambulatorio tramite passaggio al Centro di Ascolto, sono rivolti in maniera prioritaria a quei soggetti che non possono contare sul Sistema Sanitario Nazionale.
Nel 2013 l’Ambulatorio Odontoiatrico, dedicato alla memoria della Dott.ssa Cristina Gobbi, ha registrato 366 interventi tra cui i più numerosi riguardano le Visite, le Estrazioni, le Terapie Conservative. Ugualmente significativi i dati che riguardano le Endodonzie, la chiusura dei canali, l’igiene dentale, le visite radiologi che e le suture. L’Ambulatorio è aperto 1 volta la settimana e sono complessivamente presenti 2 medici volontari tra cui il Direttore Sanitario e 4 volontari addetti alla poltrona e alla sterilizzazione.
Per quanto riguarda l’Ambulatorio Medico durante la settimana si accede all’ambulatorio tramite passaggio al Centro di Ascolto mentre il sabato mattina l’accesso è diretto. In totale nel corso del 2013 si sono registrati 610 passaggi e 797 interventi. L’ambulatorio prevede la collaborazione di 8 medici volontari Cavalieri del Sovrano Ordine Militare di Malta. Nel 2013 il servizio è stato aperto al pubblico cinque volte la settimana con la presenza a turno di 12 medici volontari.
E’ in corso una iniziativa per aprire un ambulatorio solidale della Caritas a Jesi. Ma certamente le iniziative di ambulatorio solidale sono nelle Marche più numerose. Segnalate quelle che conoscete.
Questo tipo di risposta solidale ai bisogni di salute di chi vive nelle Marche merita attenzione, il che vuol dire più cose: riflessione sulla mancata risposta istituzionale a questi bisogni, analisi critica delle opportunità e dei rischi (quelli non mancano mai) di una risposta di questo tipo e sostegno (professionale ed economico).