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I dati che dovranno supportare la redazione del nuovo Piano Socio-Sanitario e la sua discussione /condivisione dovrebbero avere alcune caratteristiche che qui si cercherà di definire in anticipo. Partiamo da quelli di tipo sanitario. Diciamolo subito: i dati che servono sono quelli che influenzano le decisioni (sia da prendere che da non prendere). Gli altri non servono. Fanno mucchio. 

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Ecco come l'autore presenta il suo libro.

La discussione intorno alla tematica della fine della vita, da sempre presente nella riflessione umana, negli ultimi decenni si è fatta più pressante. Il progresso scientifico, lungi dall’essere messo in contrapposizione ai valori della società europea, ha posto l’opinione pubblica in una posizione di sempre più forte richiesta ai legislatori nazionali di nuove regole che assicurino il rispetto della dignità della vita di ogni persona di fronte alla malattia e nei momenti più delicati e difficili dell’esistenza umana.

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Antefatto. E’ di qualche giorno fa che la notizia che qualche giorno prima delle elezioni il Governo ha siglato tre pre accordi con l’Emilia-Romagna, la Lombardia ed il Veneto che aprono la strada ad una maggiore autonomia regionale che per quanto riguarda la sanità potrebbero portare ad avere una mano più libera su temi quali il personale e relativi tetti di spesa, ticket, tariffe e fondi integrativi. Cose non da poco davvero. A distanza di qualche giorno, a mezzo stampa, il Presidente della Regione Marche, con delega alla tutela della salute, comunica di aver “predisposto due delibere gemelle con la Regione Umbria” per avere maggior autonomia anzi per chiedere “sostanzialmente la regionalizzazione di competenze decisive per lo sviluppo sociale, come la sanità e l’istruzione e di tutte quelle facoltà essenziali per lo sviluppo economico”. E’ stato proposto per la pubblicazione in un organo di stampa online che si occupa di sanità un contributo di Monia Mancini, che abbiamo pensato di proporre sotto forma di intervista. Monia è il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva delle Marche. E quindi …

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Discorso da blog? No, con esempi diversi, un discorso effettivamente avvenuto tanto che, in un caso, un collega mi interruppe perplesso: "Ma Remo stai dando dell'assassino al dott. XXXX?"... 

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Per chi non è direttamente coinvolto nelle trattative sindacali con i rappresentati dei Medici di Medicina Generale (MMG) non è sempre facilissimo strecciarsi nelle delibere che riportano i contenuti dei nuovi accordi che disciplinano il rapporto  tra MMG e Servizio Sanitario Regionale (SSR). Cercherò di farlo a partire dall’ultimo di cui alla DGR 1456 del 4 dicembre 2017.