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Ho già scritto qui che, a mio parere, la attività politica è una attività sociale che richiede competenza. Nel caso della sanità anche molta competenza. Stanno uscendo dal nostro mondo, quello delle organizzazioni  che a vario titolo si occupano di  sanità, commenti per lo più preoccupati e critici ai programmi elettorali che riguardano proprio la sanità. Motivi di  preoccupazione ci sono. Da un lato preoccupano il sottofinanziamento della sanità assieme alla difficolta delle Regioni (comprese le Marche, di qui l’impegno di tanti ad alimentare nella nostra Regione  un dibattito al riguardo) a gestire le risorse in modo razionale ed equo. Dall’altra preoccupa la straordinaria faciloneria con cui i partiti affrontano qualunque tema giocando a chi la spara più grossa.

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Con la Recente DGR 102 del 5 febbraio 2018 sul Piano della Performance 2018-2020  della Regione Marche viene affidato il compito di elaborare il Nuovo Piano Socio-sanitario (2018-2020) al Servizio Sanità. Nella delibera sono previsti due obiettivi con relative scadenze: la realizzazione del 100% degli incontri con le organizzazioni sindacali e altri stakeholders (entro il 31/03/2018) e la predisposizione della prima stesura del documento (entro il 30/06/2018). Dati i tempi molto stretti e il contesto in cui nasce l’idea del piano è opportuno prepararsi per tempo ad una collaborazione propositiva alla sua predisposizione a partire dagli incontri che si terranno a breve.

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Il sistema dell'emergenza territoriale è una delle componenti fondamentali dell'intero sistema sanitario.  La sua organizzazione e regolamentazione da una parte e la sua programmazione e gestione dall'altra sono di difficile lettura per i non addetti ai lavori. D'altro canto ci sono così tante differenze tra i vari sistemi regionali e dentro le stesse Regioni  che diventa essenziale per una Regione capire dove il proprio sistema di emergenza presenta delle criticità in modo da valutarne la correzione. Il tema è di tale complessità che abbiamo chiesto aiuto a Riccardo Sestili, medico, storico (e come tale oggi in pensione) responsabile della Centrale Operativa 118 di Ancona. La sua intervista è articolata in più puntate. Perchè solo così si riescono a sviluppare in modo organico i diversi temi. E quindi ...

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"Il tabacco provoca più decessi di alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. L’epidemia di consumo del tabacco è una delle più grandi sfide di sanità pubblica della storia. L’OMS ha definito il fumo di tabacco come "la più grande minaccia per la salute nella Regione Europea" - Ministero della salute.