- Scritto da Claudio Maria Maffei

Ai tempi della L. 833/78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale erano tre le parole d’ordine ripetute sino all’ossessione nei documenti e nei discorsi: prevenzione, programmazione e partecipazione (le 3 P). Queste comparivano sempre nei lucidi (già a quei tempi non c‘erano slide, ma lucidi) del prof. Renga, grande sostenitore della Riforma come del resto lo furono tutti i grandi igienisti del tempo. Allora non si parlava ancora di stakeholder, ma il principio era assolutamente lo stesso: per il governo e la gestione del sistema socio-sanitario occorrono condivisione e forme nuove di rapporto tra politica, tecnica e comunità civile.
- Scritto da Claudio Maria Maffei

In queste ultime settimane c’è stato (e continua ad esserci) un forte dibattito su una proposta di Legge sulle sperimentazioni gestionali. In questo dibattito è spesso venuto fuori come possibile esempio di sperimentazione gestionale quello che porterebbe alla nascita di un Centro Nemo ad Ancona come naturale evoluzione della situazione attuale in cui presso la sede dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona operano in strettissima integrazione il Centro regionale per le malattie neuromuscolari e la Fondazione Dante Paladini. Come noto, le malattie neuromuscolari sono importanti malattie neurologiche (tra cui la Sclerosi Laterale Amiotrofica) che ricevono periodicamente grande attenzione mediatica in occasione della ricerca di fondi con la maratona televisiva Telethon. Poi c’è la vita di tutti i giorni dei pazienti e questa ha bisogno di servizi in parte diversi da quelli attuali. Di qui l’ipotesi di un Centro Nemo …
- Scritto da Remo Appignanesi

Chiamiamo le cose col loro nome, scelta che aiuta a capire il problema e individuare la soluzione: le Marche hanno un drammatico problema per i farmaci che genera una spesa fuori dai parametri nazionali di 70.000.000 € (nel report gennaio - novembre 2017).
- Scritto da Remo Appignanesi

Ogg ad Ancona (Mole Vanvitelliana - ore 11) Carlo Cottarelli presenterà il suo libro e i sette peccati di cui parlerà pesano pesantemente anche sulla sanità:
evasione fiscale: la ritroviamo nell'evasione del ticket con le false esenzioni;
corruzione: i recenti eventi in Lombardia ce la ricordano pesantemente;
troppa burocrazia: nel libro in particolare si segnala l'eccesso di normativa e in effetti da troppi anni le Marche aspettano il testo unico della legislazione sanitaria regionale;
lentezza della giustizia: anche in sanità i tempi dei procedimenti giudiziari incidono pesantemente (di pochi giorni fa la notizia della fine di un procedimento su una irregolarità in un concorso... del 2009!)
crollo demografico: in questo blog se ne è parlato anche di recente (Natalità, denatalità e Politica sanitaria);
divario nord sud: in sanità è davvero drammatico con rilevanti differenze di mortalità tra le regioni con la Campania in situazione drammatica (ma i nostri divari intra-regionali sono a loro volta significativi);
difficoltà a convivere con l'euro: ci sta qui forse una riflessione sulle potenzialità della mobilità sanitaria europea e sulle sinergie sanità e turismo?
Penso si tratterà di un incontro interessante per capire come cambiare rotta anche nel nostro mondo.
- Scritto da Remo Appignanesi

Il 10 gennaio 2018 la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato la relazione finale dell'Indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità: seguito e conclusione dell'indagine conoscitiva. Approvazione del documento conclusivo (sono disponibili on line anche le audizioni della Commissione).
Con colpevole ritardo diamo finalmente risalto ad un documento la cui lettura ci dà qualche motivo se non di ottimismo almeno di impegno. Del resto la presenza come relatrice di Nerina Dirindin (insieme al senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri) costituiva una sicura garanzia. Meno scontata è stata condivisione tra le diverse forze politiche dell'impostazione e del contenuto del documento. Segno che quando la leadership culturale e politica è forte si riesce a creare un clima diverso.
Ci sentiamo di raccomandare la lettura integrale del documento che naturalmente, dati alla mano, può essere adattato ad una realtà regionale. Ecco l'interessante sintesi della relazione:
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