Salva il piccolo ospedale: un gioco da tavolo che in Regione (Marche) spopola!
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Scopo del gioco: Scopo del gioco è salvare un piccolo ospedale che dovrebbe essere trasformato in Casa della Salute.
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Sassocorvaro 3: il DM 70/2015 non autorizza l’accreditamento di nuove Case di Cura private con meno di 60 posti letto per acuti (40 se in rete). Quanto alla Casa di Cura prevista a Fano …
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Abbiamo di recente dedicato spazio con due post alla vicenda della struttura che ospita sia la Casa della Salute di Sassocorvaro che una mini (per adesso) Casa di Cura Privata, Villa Montefeltro. Il primo post ha commentato la inopinata (erano anni che volevo scrivere questo aggettivo che sta ad indicare secondo la amata Treccani “Impreveduto, impensato; che avviene contro ogni aspettazione”) trasformazione di 12 posti letto di day surgery in 12 posti letto di Chirurgia Generale, mentre il secondo ha commentato l’ampliamento della mini Casa di Cura di 12 posti letto in regime diurno a 54 posti letto tra ordinari, diurni e cure intermedie.
Sassocorvaro 2, il decreto. Come nasce una nuova Casa di Cura
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Abbiamo pochi giorni fa commentato in un post la trasformazione presso la Casa della Salute di Sassocorvaro di 12 posti letto a gestione privata di day surgery polispecialistico in 12 posti letto di chirurgia generale. Questa operazione era stata fatta con la DGR 602/2019 del 21 maggio. Operazione tecnicamente discutibile per diversi ordini di motivi che il post illustrava. Ricordiamone uno: una attività di chirurgia generale non ha nulla, ma proprio nulla, a che vedere con una Casa della Salute (quando poi è a gestione privata all’interno di una rete d’impresa c’entra men che meno).
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L'elenco degli ammessi per le Direzioni generali
E' stato pubblicato l'elenco degli ammessi per gli incarichi di Direttore generale nelle Marche, definito dalla specifica commissione costituita con la DGR 601/2019: Decreto della PF Risorse Umane e Formazione n. 31 - 11/6/2019 (reperibile nel sito: www.norme.marche.it => Decreti della Giunta).
Gli umarells e i cantieri degli ospedali marchigiani: al posto delle gru si guardano le delibere e (soprattutto) i comunicati stampa
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Lo sapete sì cosa sono gli umarells? Da internet scarico questa definizione di Danilo Masotti “Umarells indica individui in pensione e non solo che hanno ben poco da fare tutto il giorno e giustificano la loro esistenza importunando – o facilitando… – le esistenze altrui, così, tanto per sentirsi utili, forse. Gli umarells sono ovunque, basta solamente farci caso. Li possiamo trovare vicino ad un incrocio dove c’è appena stato un incidente stradale, oppure in un autobus strapieno a litigare con chi li ha leggermente spintonati, oppure in fila in posta, in banca, all’Ufficio del Catasto. L’umarell è quello che adora guardare i lavori stradali, quello che ama le ruspe, le gru, i cingolati in generale, le auto che eseguono manovre di parcheggio difficoltose, i negozi di ferramenta, le cantine, i garaggg… e bisogna fare molta attenzione, perché dentro ognuno di noi alberga un po’ di animo umarell, l’importante è rendersene conto.” Praticamente mi sta descrivendo. Una delle grandi passioni degli umarells sono i cantieri di cui commentano la velocità, gli inconvenienti, gli intralci alla vita cittadina …
Un appello al Presidente della Regione Marche ed alla IV Commissione che offre una importante occasione a tutti
Il Gruppo Solidarietà assieme ad altre Associazioni ha lanciato un appello al Presidente ed alla IV Commissione perché venga rivista l’attuale versione del Manuale di Autorizzazione delle strutture sanitarie e socio-sanitarie di tipo residenziale e semiresidenziale. Le critiche a questo Manuale sono stato oggetto di un precedente post e sono sintetizzate nell’appello. Questa è una occasione buona per tutti: per la Regione che dando seguito all’appello potrebbe dimostrare capacità d’ascolto sul tema della fragilità, per chi sottoscrive consapevolmente l’appello che ha l’opportunità di dimostrare che ha ancora voglia di partecipare al confronto democratico sui servizi ai cittadini e, soprattutto, per chi beneficia di questi servizi e per le loro famiglie che vivranno in strutture migliori.
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