Prevenzione: la copertura vaccinale per l'HPV nelle Marche
E' utile premettere che questa vaccinazione è utile a prevenire una infezione che è all'origine di un tumore, quello della cervice uterina (il quinto tumore per frequenza nelle donne), in forte riduzione in termini di mortalità grazie all'attività di screening (pap test) che però registra delle diseguaglianze nella copertura della popolazione (Relazione stato di salute (e le sue diseguaglianze): screening per il tumore della cervice uterina).
Leggi tutto: Prevenzione: la copertura vaccinale per l'HPV nelle Marche
Ahi, Ahi, Ahi... AIFA! La farmaceutica del primo trimestre 2018
L'AIFA ha reso disponibile il report della spesa farmaceutica sul primo trimestre 2018. Per le Marche ne emerge quanto segue.
Farmaceutica convenzionata (per farmaci presi nelle farmacie private): rispetto del tetto con un margine di 2.282.046 €!
Farmaceutica per acquisti diretti (farmaci usati in ospedale o distribuiti dalle aziende sanitarie): fuori dal tetto di 24.602.635 €... (ottavo peggior dato nazionale).
Lo scostamento complessivo ammonta nel primo trimestre a 22.678.004 € (settimo peggior dato nazionale), ma bisogna segnalare che in questo report rispettano il tetto solo Bolzano, Trento e la Valle d'Aosta...
La salute mentale: per i pazienti e per i politici
- Scritto da Remo Appignanesi
Lo scopo di questo blog è cercare di tradurre / illustrare con i numeri la realtà del sistema sanitario di una Regione, affinchè il dibattito pubblico parta il più possibile dalla realtà per quella che è e non dalle percezioni di singoli o gruppi (per gruppi si possono intendere sia i Comitati di cittadini che difendono delle strutture - forse la salute merita di essere difesa di più dei "mattoni" - che le forze politiche che possono dibattere di sanità senza avere una analisi o un programma, che superi un elenco di slogan scollegati da numeri e obiettivi misurabili).
Leggi tutto: La salute mentale: per i pazienti e per i politici
Una notizia su cui non uscirà un comunicato stampa: nella classifica ministeriale la sanità delle Marche scende nel 2016 dal settimo all’ottavo posto
In realtà non siamo dei grandi appassionati delle varie classifiche sulle performance regionali in sanità, ma ci interessano tutte le notizie che in teoria dovrebbero scuotere il sistema sanitario marchigiano ed i suoi vertici politici troppo distratti tra nomine e rinnovi e cambi in corsa delle relative regole. La Regione Marche si gioca il terzo posto nella classifica per le Regioni cosiddette “benchmark” e si sente autorizzata ad autodefinirsi come sanità eccellente.
Che non siaproprio così lo dicono i dati del Sant’Anna e del CREA (Sono usciti i primi dati del Sant’Anna 2017) e adesso lo dice la valutazione ministeriale condotta sui dati 2016 con gli indicatori della griglia LEA. Non sono indicatori che ci convincono più di tanto, ma sono pur sempre quelli che la Regione utilizza per gli obiettivi degli Enti e dei Direttori. Bene, dall’ultima relazione 2018 della Corte dei Conti in fondo al capitolo sulla sanità (grazie a Quotidianosanità) si ricavano i dati 2016 della griglia LEA delle diverse Regioni confrontati con quelli 2015.
Nel 2016 (anno tutto intero “a carico” della attuale Giunta) le Marche passano dal settimo posto all’ottavo posto (per i dati precedenti: La sanità marchigiana tra le migliori d'Italia? Ricontrolliamo i numeri ...). Ed è una classifica in cui mancano le due Province Autonome di Trento e Bolzano (che in tutti i sistemi di valutazione compaiono costantemente ai primi posti) oltre al Friuli Venezia Giulia ed alle Valle D’Aosta che nella classifica CREA ci stanno davanti. Quanto al dettaglio degli indicatori avremo modo di tornarci.
L’attività di ricovero in mobilità attiva dei privati: una nota tecnica che corregge il tiro e informa sui futuri rischi (Regione avvisata …)
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Questo post (metto subito le mani avanti) è di difficile lettura. Ma è importante perché chiarisce (spero) quanto e perché la Regione Marche rischia di rimetterci con la mobilità attiva per l’attività di ricovero dei “nostri” privati. Inoltre, mi consente di correggere il tiro rispetto ad altri post dedicati al tema.
Una riflessione a ruota (quasi) libera sul ruolo dell’INRCA nel Servizio Sanitario Regionale
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Una premessa. Gli ultimi cinque anni di lavoro prima della pensione li ho passati all’INRCA come Direttore Sanitario e quindi parlare di questo Istituto mi pone una sorta di conflitto di interesse. Mi prendo questo responsabilità e vado avanti.
Pagina 65 di 85