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E’ stato da poco pubblicato dalla Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) il Rapporto 2018 su “L’organizzazione dei Servizi Sanitari e Sociali Territoriali della Regione Marche” che aggiorna un analogo Rapporto 2007. Il fatto che i rapporti ARS siano così rari e la rilevanza del tema trattato facevano sperare in un utile contributo del rapporto appena pubblicato al nuovo Piano Socio-Sanitario. Purtroppo così non è.

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Sottotitolo: vi ricordate del tormentone della medicina molecolare?

Riassunto dell’intervista in poche righe (al solito: per decidere se leggerla).

Si parla sempre più spesso (l’ha fatto anche Obama, di Trump non so) di medicina e di prevenzione personalizzate grazie all’uso della genomica. E’ stato fatto al riguardo anche un Accordo Stato-Regioni a testimonianza che ormai la sanità pubblica sia a livello nazionale che regionale della genomica si deve occupare per garantire più salute ai cittadini. Come questo possa avvenire è l’oggetto dell’intervista a chi quell’accordo  ha contribuito a scriverlo. Per i marchigiani: siamo dalle parti della medicina molecolare che all’inizio degli anni 2000 sembrava fosse la nuova frontiera della sanità marchigiana. Se frontiera era i carri non sono partiti (o comunque non si vedono).

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Riassunto in poche righe (tanto per farsi una idea): in questo articolo si analizzano i contenuti dell’ultimo accordo 2016-2018 (DGR 1438/2016) con le strutture di riabilitazione accreditate e associate ARIS della Regione Marche. L’accordo presenta una particolare importanza dato il peso molto forte che il privato ha nelle Marche nel settore della riabilitazione. Vi sono diversi punti dell’accordo che vanno rivalutati in tempo utile per il prossimo rinnovo, riguardanti sia aspetti di tipo amministrativo (tariffe, prestazioni in mobilità attiva, elasticità del budget di struttura con possibilità di trasferimento di parte dello stesso a strutture diverse anche di altri settori ed altro ancora) che organizzativo (committenza e controlli). L’obiettivo dell’articolo è fornire gli elementi per lavorare  sul nuovo accordo.

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A chi può interessare l’articolo?

L’articolo può interessare a quanti sono interessati a conoscere la attuale politica della Regione nei confronti dei privati. Molti atti e molte scelte della Regione Marche favoriscono il privato "sotto traccia", in modo da cioè da non rendere evidenti contenuti ed effetti di questo orientamento. Bisogna scavare nei documenti per riuscirci. Ciò è quello che viene fatto in questo articolo a proposito della mobilità attiva in regime di ricovero dei privati.  Avvertenza: il problema presenta aspetti tecnici che vanno approfonditi e quindi la lettura in alcuni passaggi sarà pesante. Ma quei passaggi di dettaglio sono indispensabili. Perché, lo ripeto, il diavolo sta spesso nei dettagli.

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Riassunto di cinque righe (così vi regolate se leggerlo). Dopo aver esaminato gli obiettivi 2018 delle Direzioni riferiti agli indicatori del DM 21/6/2016, oggi confrontiamo quelli ripresi dalla cosiddetta griglia LEA, che include quegli indicatori su cui si basa la valutazione delle performance regionali ai fini del raggiungimento degli adempimenti cui è legato il riconoscimento del 3% del fondo sanitario di spettanza.