- Scritto da Remo Appignanesi

Un altro caro amico (e compagno in una vicenda che un giorno si potrebbe ricordare in questo blog) mi ha scritto che i post sono orientati solo alla critica della politica e mai dei colleghi che guidano il sistema. Il blog dunque risentirebbe di un riflesso corporativo.
- Scritto da Remo Appignanesi

Nessuno degli attuali Direttori Generali avrebbe il benché minimo problema a passare attraverso la procedura prevista dalla nuova regolamentazione nazionale per la nomina dei Direttori Generali: i loro curriculum parlano chiaro! Eppure si è scelto di non applicare una norma (che esiste da ben due anni per una scadenza nota da tre) che voleva rappresentare un segnale di maggiore separazione tra politica e vertici delle Aziende Sanitarie: perchè?
- Scritto da Claudio Maria Maffei

Finalmente ciò che era nell’aria è stato formalizzato: i Direttori Generali degli Enti del Servizio Sanitario Regionale hanno avuto una proroga dell’incarico di due anni e accompagneranno la Giunta fino a fine mandato. Le motivazioni si ritrovano nella DGR 991/2018 e sono così riassumibili:
Leggi tutto: La proroga dei direttori generali: una buona scelta presa nel peggiore dei modi
- Scritto da Claudio Maria Maffei

Questo che vedete sopra è un indicatore con relativo commento che è stato tratto dalla Relazione della performance della Regione Marche - 2017 - pagina 17-18. Questa Relazione chiude il cerchio del processo di valutazione 2017 dei vari uffici e servizi della Regione ai sensi del cosiddetto Decreto Brunetta del 2009. In questa Relazione, molto opportunamente, sono stati riportati alcuni indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES) riferiti alle Marche. Questi indicatori sono stati scelti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per monitorare il processo di programmazione collegato al Documento di Economia e Finanza (DEF) dei vari anni.
Leggi tutto: C'è una "manina" anche nella relazione sulla performance 2017 della Regione Marche?
- Scritto da Claudio Maria Maffei

C’è una evidente e consistente distanza tra l’azione (e quindi la comunicazione) della Regione in sanità e le priorità che sul tema percepiscono i suoi principali interlocutori sociali, come sindacati e Associazioni di tutela. Da parte di questi (che la Regione ama chiamare stakeholder) la priorità è oggi data al Piano (che è in fondo il contenitore di tutte le principali criticità), mentre da parte della Regione la concentrazione è tutta sui suoi (presunti) successi.
Leggi tutto: In attesa del Piano: diversivi, inondazioni e tormentoni.
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