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Partire dalle evidenze della ricerca scientifica consente di tenere a freno il principale ostacolo all'uso dell'intelligenza: il pregiudizio.
In un precedente post  - Regole e etica (sulla proposta di nuove regole per la nomina dei Direttori di Area vasta) - avevo scritto:

"Innanzitutto il problema di questa Nazione non sta nei possibili errori dei vertici, contro cui ci si scaglia con facilità (secondo la nota regola della pagliuzza e della trave), ma nelle mille violazioni di mille regole che ciascun Cittadino compie quotidianamente e la cui somma si porta al degrado complessivo del Paese: scontrini non richiesti, tasse non pagate, tempo perso - al bar o in ufficio non cambia - nel corso dell'orario di lavoro.

Un carissimo amico mi ha contestato questa osservazione: come si fa a confrontare un errore della programmazione sanitaria (che uccide / aumenta le sofferenze di migliaia di persone) con la mancata richiesta di uno scontrino?

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Giovedì c’è all’ordine del giorno della IV Commissione Assembleare Permanente che si occupa di Sanità la discussione della Proposta di Legge n.211/2018 che prevede, tra l’altro, la modifica dei criteri di scelta dei Direttori di Area Vasta. Questo blog ha già avuto modo di commentare (I nuovi criteri di nomina dei direttori di Area Vasta: un pessimo segnale. Parere personale di un tecnico.) questa proposta di modifica che ridimensiona i criteri di accesso al ruolo di Direttore di Area Vasta portandoli dai requisiti previsti per i Direttori Generali (di cui c’è un albo di idonei a livello nazionale) a dei requisiti tutti marchigiani che prevedono una esperienza triennale di direzione anche non continuativa senza la necessità di avere un percorso formativo certificato per un ruolo di alta direzione nelle Aziende Sanitarie.

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Il Quotidiano Sanità segnala la pubblicazione del rapporto della Corte dei Conti: Rapporto di coordinamento di Finanza pubblica 2018, che dedica una sezione alla sanità. Vediamo quale lettura del nostro Sistema Sanitario Regionale possiamo trarne (basata sui numeri e senza pregiudizi). In particolare, cercheremo di vedere se i dati ed i commenti sono coerenti con quelli del nostro blog. I dati si riferiscono al 2017 o al 2016 (l'anno di riferimento viene sempre riportato in grassetto). La lettura di questo documento è raccomandata per farsi una idea dello stato della sanità in Italia e nelle diverse Regioni!

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Abbiamo già ricordato in precedenza che sono almeno in parte disponibili i dati o, meglio, le elaborazioni dell'Istituto Sant'Anna relative all'anno 2017. Basta registrarsi sul sito www. performance.ssup.it/netval/  e si può accedere, tra l'altro, ai dati qui presentati oggi. Non è ancora disponibile il report 2017 complessivo e per singola Regione, ma sono scaricabili alcune elaborazioni 2017 relative a molti indicatori, ai bersagli ed ai percorsi.

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Premessa indispensabile di questo post: uno dei pochi grossi problemi nella gestione del blog che state leggendo è che vorresti evitare di parlare in termini critici di singole persone o di singoli Enti. Quello dei dirigenti della sanità marchigiana è davvero un piccolo mondo e io personalmente ho finito per conoscere un po’ tutti. E nei confronti di tutti ho davvero rispetto e (di regola) molta stima. Nei confronti di tanti c'è anche affetto. Purtroppo, se giochi fuori ruolo si vede nello sport, ma si vede anche nella gestione della sanità pubblica, specie ai massimi livelli dirigenziali e specie in Regione. Perché ogni ruolo richiede specifiche competenze e, ovviamente, non tutti possono fare il meglio in tutto. Fuori ruolo rischi di assolvere inadeguatamente al tuo compito e fuori ruolo, ancor prima, non andresti messo.