A cosa servono i veterinari delle Aziende Sanitarie: salute e salvaguardia delle imprese!
- Scritto da Remo Appignanesi
Di quello che i veterinari delle Aziende sanitarie combinano ogni giorno non so nulla! Non me ne vanto, ma è difficile star dietro a tutto.
Si occupano di allevamenti, pesca, ecc...
Nella loro sinteticità, gli indicatori selezionati per verificare il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza analizzano alcune dimensione dell'attività dei servizi veterinari. Nell'ultima valutazione tutti raggiungono la sufficienza tranne uno che però registra un peggioramento corrispondente ad uno "scostamento non accettabile". Magari è una cosa grave!
Il diavolo sta nei particolari (anche nel Piano)
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Uno dei problemi del nuovo Piano (almeno nella attuale versione, che personalmente non capisco come potrebbe sostanzialmente essere migliorata) è scegliere la distanza giusta di lettura. Non lo devi vedere troppo da vicino perché rischi di perdere il quadro d’assieme, o meglio di non accorgerti che non c’è. Allo stesso tempo devi vederlo da vicino e lo devi vedere da vicino tutto perché altrimenti rischi di perderti una serie di decisioni e orientamenti che sembrano buttati lì a caso, ma celano come minimo problemi tutt’altro che scontati. Ecco i particolari cui si riferisce il titolo. Non solo, ma devi anche leggere i particolari che non ci sono. E quindi i pazienti, le discipline, i professionisti ed i problemi che del piano sono i figli minori quando non addirittura gli orfani.
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La seduta del Consiglio Regionale di ieri non può essere trasmessa on line...Peccato. Anzi, no!
Un ordine del giorno ricco di atti inerenti la sanità regionale quella di ieri in Consiglio regionale:
Mozione n. 389 del Consigliere Fabbri “Ospedale di Fossombrone - Ripristino Punto di Primo intervento e potenziamento servizi sanitari”.
Mozione n. 422 del Consigliere Rapa “Presentazione del Piano socio sanitario regionale anche ai fini della progettazione dell’offerta ospedaliera”.
Mozione n. 424 dei Consiglieri Urbinati, Minardi, Micucci, Giacinti “Il cittadino, l’accessibilità, l’integrazione e la sostenibilità. Da nord a sud della regione il PSSR 2018-2020, nel garantire la salute e il benessere della comunità marchigiana, colga la complessità, l’unicità e le esigenze del territorio in applicazione agli ospedali di Pergola e Amandola, agli ospedali di comunità dell’intero territorio regionale, agli ospedali di Ascoli Piceno-San Benedetto e Civitanova-Macerata, garantendo l’equità del sistema”.
Mozione n. 426 dei Consiglieri Fabbri, Maggi, Pergolesi “Nuovo Piano Socio Sanitario. Verso un'assistenza ospedaliera equa e territoriale efficace”.
Mozione n. 429 del Consigliere Marconi “Linee di indirizzo per il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale”.
Mozione n. 437 dei Consiglieri Micucci, Marconi “Ospedale unico di Macerata di secondo livello”.
Mozione n. 439 dei Consiglieri Busilacchi, Volpini, Mastrovincenzo, Giancarli “Classificazione delle Aziende Ospedaliere”.
(le mozioni n. 381, 389, 422, 424, 426, 429, 437 e 439 sono abbinate ai sensi e per gli effetti dell'articolo 144 del Regolamento interno
Mozione n. 385 dei Consiglieri Volpini, Giancarli, Giacinti, Mastrovincenzo “Situazione "salute mentale" nelle Marche”.
Griglia LEA: sempre ottavi, ma i 9 punti in più da dove vengono?
- Scritto da Remo Appignanesi
Leggiamo analiticamente la pagella del nostro Sistema sanitario regionale letto dagli indicatori relativi alla erogazione del LEA. Essendo i LEA i livelli essenziali di assistenza in questa graduatoria avere meno del massimo è sempre indicativo di una carenza in una delle aree essenziali selezionate per questo monitoraggio. Quindi essere ottavi non va visto solo come un successo almeno parziale, ma come opportunità di miglioramento. Infatti, il punteggio massimo ad ogni indicatore deriva dal semplice rispetto del valore normale.
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Un appello del Gruppo Solidarietà che riportiamo per intero e che ci fa riflettere ancora una volta sul Piano
- Scritto da Claudio Maria Maffei
A un certo punto del documento che circola come il nuovo Piano si dice che:
La Regione, con la revisione dei Manuali di Autorizzazione ed Accreditamento vuole contestualmente promuovere un processo di miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie attraverso la valutazione dell’efficienza delle organizzazioni, dell’uso delle risorse e della formazione degli operatori.
Marchigiani brava gente: quelli che hanno mandato un contributo al nuovo Piano
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Nel processo di Piano è stata fornita ad un certo punto la possibilità a tutti di fare proposte attraverso una griglia riportata nel sito dell’ARS nella parte dedicata al Piano. In molti hanno aderito alla proposta e i loro contributi sono confluiti in un repertorio di schede intervento in cui ciascun contributo è stato articolato per area di intervento (prevenzione, territorio, ospedale, aree “trasversali” e aree “di interesse regionale”).
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