Ancora sulla DGR 1623/2018 e la natura di Azienda Ospedaliera degli ospedali di Pesaro e Fano
- Scritto da Giovanni Fiorenzuolo
L’azienda ospedaliera San Salvatore di Pesaro è stata istituita con la DGRM n.119 del 01/02/1995. La costituzione di un ospedale in azienda autonoma, disciplinata dal DL 502/517 del 92/93 e confermata dal DL 229/99, prevede la presenza di almeno 3 unità operative di alta specialità, tra quelle indicate dal DM sanità 29/01/1992. Ma soprattutto l’articolo 4 indica “in ogni caso non si procede alla costituzione in azienda ospedale qualora questo costituisce il solo presidio pubblico presente nella ASL”.
Dal mondo della prevenzione: la situazione della nostra sanità regionale è seria
- Scritto da Roberto Calisti
La torchiatura protratta della voce "personale del servizio sanitario pubblico" ha anche una serie di altre conseguenze, solo apparentemente minori: innalzamento dell'età media e mediana degli operatori, "buco" culturale generazionale tra i molti che sono vicini alla pensione e i pochi che in qualche modo (magari da precari) sono appena entrati, incremento dei lavoratori con giudizio di idoneità limitata alla mansione, inasprimento del clima organizzativo e così via.
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Leggere il mondo con i numeri e non con le impressioni...
- Scritto da Remo Appignanesi
Le feste di Natale sono vicine e allora facciamo un nuovo gioco: le domande scomode!
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Si è svolta lo scorso giovedì ad Ancona presso la sede degli Ospedali Riuniti una importante iniziativa per onorare i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale cui ha partecipato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Il suo intervento è stato poi oggetto di un comunicato stampa con molte interessanti affermazioni, alcune delle quali, apprendiamo dal comunicato, sono state stimolate dal giornalista Marco Frittella del TG 1.
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Marchigiani brava gente: partiamo dal cosiddetto decreto sicurezza per arrivare all’Osservatorio Diseguaglianze nella Salute
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Ci sono dei temi che non toccano direttamente il tema della salute, ma di fatto sono centrali rispetto alla tutela di questo bene non retoricamente prezioso. E questi temi molto spesso sono di carattere politico. Un esempio è il decreto sicurezza recentemente approvato dal nostro Parlamento. Il decreto ha a che vedere con temi che riguardano molto la sanità come le diseguaglianze di salute conseguenti alla povertà e ad ogni forma di discriminazione. Non per niente abbiamo più volte dedicato spazio al tema della solidarietà come una delle forme di risposta a questi problemi.
Un segnale da raccogliere che ci riguarda tutti: il grido di dolore del Gruppo Solidarietà
- Scritto da Claudio Maria Maffei
Abbiamo avuto più volte modo di segnalare il ruolo svolto dal Gruppo Solidarietà e da Fabio Ragaini (che ne è voce ed anima) nell’analizzare, commentare e stimolare le politiche sociali e socio-sanitarie della nostra Regione. Una delle sue ultime campagne riguarda la definizione dei nuovi requisiti di autorizzazione dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari diurni e residenziali. L’argomento è di quelli tosti: si tratta dei requisiti strutturali ed organizzativi dei servizi che si occupano nel territorio di risposta sociale e socio-sanitaria alle fragilità (salute mentale, anziani e via con il solito elenco). In un recente articolo dedicato all’argomento pubblicato nell’Osservatorio sulle Politiche Sociali delle Marche Fabio scrive:
Mentre la definizione dei nuovi requisiti di autorizzazione dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari diurni e residenziali continua il suo percorso, mi sembra necessario proporre alcune riflessioni, non solo sui contenuti (ufficiali e no) che è stato possibile analizzare, quanto sul clima di sostanziale indifferenza riguardo agli effetti dei provvedimenti sui servizi in oggetto, e dunque su chi ne fruisce. Eppure parliamo di requisiti che riguardano 58 tipologie di servizi diurni e residenziali per un bacino complessivo di circa 16.000 beneficiari (disabilità, salute mentale, minori, demenze, anziani non autosufficienti, dipendenze patologiche, ecc ..). Una fetta importantissima di interventi.
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